Hoy Dialogoi di solito sono dialoghi a metà tra finzione e realtà e non prevedono premesse/commenti. Questo che riporto – purtroppo – è totalmente reale. L’ho appuntanto scrivendolo in inglese su un pezzo di carta, poco dopo averlo sostenuto. L’ho scritto, ma non avrei mai voluto che avvenisse. Riporto il nocciolo che, in fin dei conti, riguarda
Mandela, Una BoerOlandese e L’Imperialismo Quotidiano.
“Non sono mai stata più a Sud della Germania”
“Ah sì?! E che ci fai qui in Spagna?”
“Sono venuta a studiare inglese”
“Inglese?!? In Spagna?!”
“Intendo dire che studio inglese per insegnarlo!”
“Ah. Il TEFL o simili?”
“No, (ha cercato di dirmi il nome ma l’ho dimenticato…o l’ho voluto dimenticare; l’unica cosa che ha tenuto a sottolineare è il fatto che “alla fine si passa”!!!)”
“ E perché in Spagna?”
“Perché mi piace la Spagna”
“Capisco (?). Anche a me piace l’Islanda, ma non ci andrei a studiare il Thai per insegnarlo. Comunque, hai viaggiato molto? Al Nord, intendo dire”
“Sì”
“Così, per curiosità: perché allora non hai scelto Londra o qualsiasi altra destinazione in cui c’è maggiore abbondanza di madrelingua anglofoni…perfino per strada?”
“Beh, volevo visitare la Spagna”
“L’Andalusia. Non la Spagna. Che è una cosa diversa. Però, concordo, la Spagna è sempre da visitare nelle sue diversità e autonomie”
“Tu, hai viaggiato molto?”
“Non tanto come avrei voluto. Ma questo è abbastanza comune, credo”
“Parli un buon inglese”
“Purtroppo…!”
“Perchè dici così?”
“Perchè avrei preferito si fosse diffuso l’Esperanto come lingua comune! O altri esperimenti artificiali, piuttosto che una natural common(wealth) language su tutte”
“Hai avuto molte esperienze con gente che parlava inglese?”
“Sì, diverse. Nell’ultima più rilevante, avevo a che fare con tantissime persone in diverse parti del mondo. Fondamentalmente, con l’area del Middle e del Far East. Sai, è lì che ti accorgi di quanto sia diffuso e insinuato l’inglese e apprezzi tutte le variazioni della lingua, posto che ti interessino. A proposito, hai pensato a una meta come Dubai per fare questo corso? Potevi unire forte internalizzazione anglofona, shopping di alto livello – che mi pare tu gradisca visti i pacchettini – e lingua”
“A me non piacciono i paesi islamici! Non ci andrei mai, neanche in vacanza! Le persone sono sporche e pericolose. Figurati a studiare o a spendere i miei soldi”
(Risparmio la descrizione della gestualità che ha accompagnato queste ultime parole e le mie reazioni prodotte nel tempo: persona cancellata, neanche più buongiorno o buonasera!)
Dunque questo è l’Hoy Dialogoi con una quasi-coetanea olandese. M. è l’iniziale del suo nome, che tralascio per decenza e non certo per discrezione. Però, i suoi pensieri, no. Olandese che studia a Siviglia per insegnare inglese frequentando un corso che conosce solo lei e che non andrebbe mai in un paese musulmano. Neanche in vacanza.
Grazie Nelson, il tuo un esempio che evidentemente avrebbe bisogno di essere recitato ogni giorno insieme a tutti i Martin, ai Mahatma e a tante altre persone che amano la libertà, l’umanità, il rispetto e la pace e combattono e resistono la segregazione, le ingiustizie e le angherie dei pochi forti di un passato stragista (ma anche presente e futuro sotto altre forme)!
Il dialogo si è svolto in inglese. Da quando la conosco, l’unica parola in spagnolo che le ho sentito proferire è: Hola!
Hola M., nel giorno della festa per la Costituzione Spagnola – 6 Dicembre del 1977, poi entrata in vigore nel ’78, facendo passare la nazione da un regime fascista a una monarchia parlamentare! – e nel giorno appena successivo alla morte di Nelson Mandela – che ha subito/resistito a e combattuto contro ciò che i tuoi avi boeri hanno imposto in Sud Africa.
Hola M., ti augurerei di non dover mai mendicare una briciola di pane a Sana’a o di dover essere costretta a insegnare inglese a quelli che la pensano come te –magari nello Swaziland filo-britannico e anti-boero – quando l’inglese sarà parlato solo lì, e il resto del mondo si sarà definitivamente affrancato dall’imperialismo Nord-Occidentale.