Sei Lucano se t’abbott’ fino a quando non gna fai ‘cchiùj e pò ric’ MO’ BASTA!!
Ho lasciato per un mese intero decantare fino all’aceto le viti di Vito & Cumpari, dei petrolieri, degli inutili emendamenti (http://www.olambientalista.it/maxi-emendamento/) satirica versione di chi si prepara alle ambasce elettorali e si scopre Nudo come il Re.
Ho lasciato macerare le notizie sugli incendi immani, sulle ulteriori spending reviews della sanità lucana, sui dati del turismo e sul lavoro che non c’è.
Ho sperato che in questo frangente venisse fuori qualche notizia sull’inquinamento del Pertusillo, ma siamo alle solite: dati allarmanti, Arpab sognante, politica assente, inquirenti pure.
Ho visto ingrossarsi movimenti nuovi (NoTriv – http://notriv.blogspot.it/), spontaneamente pronti ad altri NO contro che sta continuando a distruggere la Lucania.
Finalmente ho visto anche l’orgoglio Lucano destarsi e iniziare una lenta rivoluzione fondata sull’obiezione di coscienza al trattamento narcotico della disinformazione di regime.
Dal Sud di Torto O.G. alla Lucania del Fratello Acca & I Ragazzi di Via Agliè ft Krikka Reggae ft Nero ft Vocincapitolo ft DjDevasto mentre interpretano un corale MO’ BASTA (CUMPA’)!
….mentre penso alla mia Lucania in uno snapshot in mezzo ai campi aridi, devastati e ingrigiti, scorgo un simbolo di rinascita, il colore della vita: la LIBERTA’!…lo raccolgo e lu jett’ ‘stù fiore ‘nziemm’ a ‘nà bestemmia pe sta libertà e ricordo nel mio intimo che Ommn’ s’ nasc’ e Brigante s’ More!!!
come sempre pungente e realista….una realtà che nel suo vissuto quotidiano ti assicuro è molto più cruda e dfficile di come viene percepita e/o raccontata.il lucano dice Mo’ basta dici……..forse è cio che ti giunge ma non è cio che avviene…a parole siam tutti bravi a lamentarci ma quando si arriva al dunque……la rivoluzione è fatta da pochi che non si limitano solo a cantare canzoncine che raccolgono frutti in termini di vendite e visibilità-visto che poi è a coloro che denunciano che si rivolgono per raggiungere la fama….e nn mi riferisco a gruppi musicali….la mia è una metafora che spero renda l’idea….ma va bene così….siam pochi! e chi se ne frega! furono in pochi a combattere per rendere l’Italia libera…..speriamo solo di non fare la loro fine….brutta!unlucano: comprendo la rabbia ma credo sarebbe più giusto tornare in questa terra e combattere prima che i tuoi sonetti vengano scritti per raccontare una terra che non esiste più………
con stima
Cara ed è con stima che ti dò il benvenuto sul blog! sono assolutamente certo che la realtà sia molto più complessa di quello che mi arriva; e sono altrettanto certo che tornerò in Lucania a combattere a modo mio. Sicuramente prima che la nostra terra scompaia del tutto inghiottita da tutto questo fumo di presunta ribellione, di trasformismo e proteismo tipico dei politicanti, di bieca cecità del soldo-per-il-soldo e di tutti i capitoli dell’Inferno rivisitato appositamente per la nostra terra!! A presto!!
Belle parole. Ma ho l’impressione che il vento del cambiamento dalle nostre parti è ben lungi dal soffiare. Il popolo dei ribelli, poi, viaggia in ordine sparso….
Caro Astronik, c’hai proprio ragione: fin troppo sparso. Sai, evito paragoni storici altisonanti e mi tengo un pò terra-terra, tornando un attimo all’infanzia per dirti la mia: ti ricordi delle tigri di Mompracem salgariane? Purtroppo anche loro hanno avuto bisogno di un Sandokan per dare concretezza alle istanze di libertà dal colionalismo anglofono. Mi pare invece che la Lucania abbia bisogno di 500k anti-eroi, piuttosto che di icone! Bisognerebbe incontrarsi…